Dimissioni protette dagli ospedali
Cosa sono
Le dimissioni protette dagli ospedali sono un servizio del Comune di Roma e delle Aziende ASL, che ha l’obiettivo di organizzare interventi integrati, sociali e sanitari, nel delicato momento delle dimissioni dall’ospedale delle persone anziane.
Gestiscono il periodo della convalescenza e coprono il tempo necessario per organizzare l’assistenza in forma stabile, se necessita.
Si prevedono interventi temporanei di assistenza domiciliare sociale e sanitaria e il coordinamento tra ospedale, medico di famiglia e servizi territoriali, la fornitura di farmaci e il rientro con l’ambulanza fornita dall’ospedale, ove possibile.
Destinatari
Tutti gli anziani, ricoverati nei reparti ospedalieri e nelle strutture di riabilitazione, che, al momento delle dimissioni, non siano in grado di organizzare in modo autonomo il rientro al domicilio. Il servizio intende garantire la continuazione delle cure e dell’assistenza indicate nella fase di dimissione ed evitare l’istituzionalizzazione.
Dove sono operative
Le dimissioni protette sono operative in tutta Roma.
Dove, come e quando presentare le domande
La richiesta di attivazione del servizio di dimissioni protette può essere fatta dal medico del reparto o dal Servizio Sociale dell’ospedale.
Se l’anziano ricoverato non è in grado da solo di chiedere questo servizio, può farne richiesta un suo familiare, un conoscente o un volontario, rivolgendosi al reparto ospedaliero o anche telefonando direttamente al Centro di Assistenza Domiciliare territoriale della ASL (vedi CAD centri di assistenza domiciliare) o al Servizio Sociale del Municipio dove abita l’anziano (vedi Municipi).
L’ospedale chiede l’intervento di un’equipe integrata socio-sanitaria, compila una scheda di segnalazione, almeno una settimana prima delle dimissioni programmate. L’equipe integrata incontra l’anziano in ospedale prima che venga dimesso, per programmare e organizzare gli interventi domiciliari necessari per il suo ritorno a casa.
Quanto si paga
Il servizio è temporaneo e gratuito, senza limiti di reddito.
Prevede il passaggio ad altri servizi che potrebbero prevedere una partecipazione economica alle spese (vedi “Quanto si paga” – l’ISEE –).
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